top of page

COSA E' UN E-COMMERCE, DEFINIZIONE E SIGNIFICATO.

IL SIGNIFICATO DI E-COMMERCE


Il termine "ecommerce" si riferisce all'insieme delle transazioni commerciali che avvengono online, coinvolgendo la compravendita di prodotti e servizi di vario genere. Indica anche il luogo virtuale, come gli shop online aziendali o i marketplace, in cui queste transazioni si svolgono grazie alle infrastrutture e alle interfacce appositamente create.

DEFINIZIONE DI ECOMMERCE

Una definizione comune di ecommerce, spesso utilizzata in dizionari, risorse di settore e tra gli addetti ai lavori, si riferisce al commercio virtuale come l'atto di "acquistare e vendere prodotti o servizi su Internet". È un'attività strettamente correlata al trasferimento di denaro, ma anche e soprattutto al trasferimento di dati essenziali per completare l'acquisto.

EVOLUZIONE DEL COMMERCIO ELETTRONICO NEL TEMPO

Il commercio online è notevolmente diverso oggi rispetto a dieci anni fa, quando l'acquisto online è diventato una consuetudine per molti utenti di Internet, e ancor di più rispetto a venti o venticinque anni fa, quando si sono svolte le prime transazioni commerciali online. Si narra che la vendita di prodotti su Internet abbia avuto inizio a metà degli anni '90, quando un utente di NetMarket, una delle prime piattaforme americane per il commercio online, vendette un CD di Sting a un amico tramite uno scambio completamente digitale. Era agosto 1994; solo pochi mesi dopo, PizzaHut avrebbe venduto online la sua prima pizza grande, e da lì a qualche anno sarebbero nati Amazon ed eBay nel 1995, seguiti da Alibaba nel 1999. Pur avendo modelli di business completamente diversi, questi servizi di ecommerce rimangono ancora oggi tra i principali protagonisti del settore.


LINEA DEL TEMPO DELLE E-COMMERCE


La compravendita di beni e servizi su Internet ha avuto inizio già a metà degli anni '90. Anche le grandi piattaforme di ecommerce come Amazon, eBay e Alibaba sono nate in quel periodo. Fonte: Blog Meerker

Negli ultimi trent'anni, le vendite di beni e servizi tramite Internet sono cresciute in modo esponenziale. Secondo Casaleggio Associati, che pubblica annualmente un rapporto sullo stato del commercio elettronico, entro la fine del 2019 il fatturato globale del settore ha superato i 15.700 miliardi di dollari. Oltre un quinto di questa cifra si riferisce agli acquisti business-to-consumer (B2C), il che indica che gli acquisti online degli utenti finali stanno gradualmente sostituendo quelli fisici: l'ecommerce B2C rappresenta già oltre il 14% delle vendite al dettaglio totali, in crescita del 15% rispetto alla rilevazione precedente. Se il ritmo continua, le sole transazioni online B2C potrebbero presto superare i 5.000 miliardi di dollari. In questo contesto, è comprensibile perché il commercio elettronico sia stato spesso considerato una rivoluzione negativa per il commercio tradizionale e per i commercianti che non hanno saputo adattarsi al mondo dell'ecommerce. Inoltre, i grandi attori del settore sono spesso stati accusati di essere responsabili della chiusura di numerosi negozi locali e attività commerciali tradizionali, comunemente note come "brick and mortar".


CRESCITA DELLE VENDITE ONLINE DAL 2010

Si stima che il commercio elettronico business-to-consumer (B2C) raggiungerà già entro la fine del 2020 i cinquemila miliardi di dollari, una cifra originariamente considerata come obiettivo a lungo termine. Fonte: Statista

Per comprendere appieno l'impatto dell'ecommerce e delle vendite online sull'evoluzione del commercio moderno, è importante considerare come le abitudini dei consumatori siano cambiate nel tempo. Non solo il tempo trascorso online è aumentato negli anni (secondo il rapporto Digital 2020 di We Are Social, è stato in media di 6 ore e 43 minuti quest'anno), ma una parte sempre più significativa di questo tempo viene dedicata agli acquisti digitali o all'utilizzo di servizi digitali a pagamento.


L' E-COMMERCE IN ITALIA

I dati sull'e-commerce in Italia confermano che l'acquisto tramite dispositivi mobili è in costante aumento nel tempo. Secondo un campione di Casaleggio Associati, oltre il 76% dei consumatori italiani ha effettuato almeno un acquisto nel 2019 utilizzando smartphone o tablet, rendendo il canale mobile responsabile di oltre il 43% del fatturato e-commerce delle aziende italiane. Gli italiani si sono dimostrati abili acquirenti mobile, indipendentemente dal tipo di acquisto da effettuare. Settori come l'informatica, l'elettronica, il food & grocery, l'abbigliamento e l'editoria hanno registrato un notevole aumento delle vendite online quest'anno, secondo i dati dell'Osservatorio e-commerce B2C di Netcomm e Politecnico di Milano. È interessante notare che non ha avuto grande importanza se gli italiani preferissero fare shopping online tramite desktop o dispositivi mobili.


COME CREARE UNA BUONA PIATTAFORMA E-COMMERCE

Le aziende più grandi e quelle che operano principalmente online stanno sempre più spesso assumendo professionisti specializzati nel campo dell'e-commerce per garantire che nessun aspetto importante venga trascurato. Queste figure professionali includono l'e-commerce manager, l'e-commerce strategist, l'e-commerce store manager e così via. Questo è necessario perché il settore dell'e-commerce richiede competenze specifiche per gestire efficacemente tutte le sfide e le opportunità legate alla vendita online. Un e-commerce manager si occupa di supervisionare l'intero processo di vendita online, coordinando strategie di marketing, gestendo il sito web, curando la logistica e il servizio clienti. L'e-commerce strategist sviluppa e implementa strategie di vendita online, analizza i dati per ottimizzare le performance e identifica nuove opportunità di crescita. L'e-commerce store manager gestisce e ottimizza l'esperienza di acquisto online, curando la navigazione del sito, l'usabilità e l'organizzazione dei prodotti. Queste figure professionali sono essenziali per guidare le aziende nel mondo dell'e-commerce in continua evoluzione e per ottenere risultati di successo nella vendita online.

Anche quando sembra impossibile, è di fondamentale importanza pensare in modo strategico al proprio progetto di e-commerce per garantirne il successo. Un buon punto di partenza è considerare il core business dell'attività. Ci sono infatti differenze significative tra vendere online beni materiali che richiedono stoccaggio e distribuzione (comunemente chiamato "e-commerce indiretto") e vendere servizi online che sono digitali per natura (come musica e video in streaming, ad esempio, che rappresentano il cosiddetto "e-commerce diretto"). Nel primo caso, sarà necessario utilizzare negozi virtuali basati sul modello "storefront", in cui gli utenti possono navigare e selezionare i prodotti di loro interesse, metterli nel carrello, scegliere una modalità di pagamento e di spedizione, e procedere con l'ordine, proprio come farebbero in un negozio fisico. Nel secondo caso, ci sono diverse opzioni disponibili, come la sottoscrizione di servizi digitali o i programmi di membership.

È importante considerare queste differenze e adottare processi adeguati per soddisfare le esigenze specifiche del proprio progetto di e-commerce. Comprendere il tipo di prodotti o servizi che si desidera vendere online aiuterà a definire la strategia di vendita, la struttura del negozio virtuale e le modalità di interazione con i clienti. Oltre a ciò, sarà necessario considerare anche aspetti logistici, come lo stoccaggio e la consegna dei prodotti nel caso dell'e-commerce indiretto, o l'erogazione dei servizi digitali nel caso dell'e-commerce diretto. Prendere in considerazione questi elementi fin dall'inizio e pianificare strategicamente il proprio progetto di e-commerce favorirà una buona riuscita dell'operazione e contribuirà a offrire un'esperienza di acquisto online soddisfacente per i clienti.


LE PIATTAFORME E-COMMERCE NON SONO TUTTE UGUALI

Per comprendere meglio il funzionamento di un e-commerce e ciò di cui si ha bisogno per aprirne uno, è utile fare riferimento alle diverse tipologie di e-commerce. Una delle classificazioni più comuni considera il tipo di cliente a cui si rivolge.


1. E-commerce B2B (Business-to-Business): Si tratta di negozi virtuali che facilitano transazioni commerciali tra aziende. Offrono prodotti e servizi principalmente per l'uso aziendale, come software di gestione contabile o strumenti SEO. In questa categoria rientrano anche i negozi online che vendono all'ingrosso.


2. E-commerce B2C (Business-to-Consumer): In questo caso, l'e-shop funziona come un tradizionale negozio al dettaglio e vende principalmente ai consumatori finali.


3. E-commerce C2B (Consumer-to-Business): In questa tipologia, le aziende o altri soggetti commerciali acquistano dai consumatori. Ad esempio, aziende che si occupano di dispositivi ricondizionati possono acquistare vecchi dispositivi dai consumatori direttamente online. Un altro esempio di e-commerce consumer-to-business è rappresentato dai siti e dalle piattaforme di crowdfunding, utilizzati per finanziare il lancio di nuovi prodotti o progetti aziendali.


4. E-commerce B2A/C2A (Business-to-Administration/Consumer-to-Administration): In questa categoria, un'azienda o un cittadino utilizza negozi virtuali o app per acquistare servizi digitali da un ente o un'amministrazione pubblica. Ad esempio, pagamenti digitali per tasse o prestazioni sanitarie tramite app come IO in Italia.


5. E-commerce C2C (Consumer-to-Consumer): In questo caso, la compravendita avviene direttamente tra consumatori. Un esempio noto di e-commerce consumer-to-consumer è eBay, che ha iniziato come un marketplace in cui gli utenti potevano vendere e acquistare tra di loro. Alcuni gruppi su piattaforme come Facebook consentono anche agli utenti di acquistare e vendere tra di loro.


È importante notare che esistono anche combinazioni di queste tipologie di e-commerce, ad esempio B2B2C (Business-to-Business-to-Consumer) o C2B2C (Consumer-to-Business-to-Consumer), che coinvolgono più attori nel processo di vendita. La scelta della tipologia di e-commerce dipenderà dal tipo di prodotti o servizi offerti, dal mercato di riferimento e dagli obiettivi dell'azienda.






 
 
 

Comments


Ωomega Consulting ©

Roma - Italia

Bergamo - Italia

Praga - Repubblica Ceca

 Londra  - Regno Unito

info@omegaconsulting.it

©2024 by Omega Consulting 

bottom of page